Intervista a Paolo Aldinucci, per HairStars – Il Magazine dei Parrucchieri Affermati

𝐻𝐴𝐼𝑅𝑆𝑇𝐴𝑅𝑆-𝐼𝑙 𝑀𝑎𝑔𝑎𝑧𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑃𝑎𝑟𝑟𝑢𝑐𝑐ℎ𝑖𝑒𝑟𝑖 𝐴𝑓𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖 è un Magazine Online che si occupa di dare voce agli Imprenditori della Bellezza e condividere strategie relativi al mondo dell’𝑯𝒂𝒊𝒓 𝑺𝒕𝒚𝒍𝒊𝒏𝒈.

Qualche tempo fà, abbiamo avuto l’onore di essere intervistati anche noi proprio in quanto Imprenditori di Bellezza!

In questa occasione abbiamo avuto modo di raccontare un po’ del Nostro Salone, di cosa ci differenzia dagli altri e soprattutto di quanto crediamo fortemente nella FORMAZIONE, che ci permette non solo di essere perennemente aggiornati sui trend del momento, ma di imparare, migliorare, evolverci sempre di più, come professionisti ma anche come persone!

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Aldinucci, Hair Mania: «Essere “bravi artigiani” non basta. La formazione fa la differenza»

Dal suo salone di Pegli, a Genova, Paolo Aldinucci consiglia ai giovani che si approcciano al mestiere di andare “oltre i capelli” e continuare a evolversi. «Ogni dipendente ha un suo potenziale: sta al titolare del salone scoprirlo e valorizzarlo al meglio».

«Penso che una delle fortune più grandi nella vita sia quella di svolgere il lavoro che piace. Fin da bambino avevo deciso di diventare parrucchiere. Da tanti anni ormai sono circondato da belle persone, che coltivano insieme a me la stessa passione». Così si presenta Paolo Aldinucci, titolare di Hair Mania, salone nato nel 2000 a Pegli, storico quartiere di Genova Ponente.

Paolo Aldinucci, come nasce il suo salone?

Fin da ragazzo ho sempre voluto fare il parrucchiere: dopo il diploma all’Accademia per parrucchieri A.N.A.M, ho insegnato per un po’ di anni ai ragazzi che si approcciavano al mestiere. In seguito sono diventato formatore dell’Accademia Diadema e I Fuoriclasse di Milano. Qui lavoravamo alle nuove collezioni moda, per poi insegnarle ai parrucchieri di tutta Italia. Nel 2000 ho iniziato a pensare a un salone tutto mio. Il nome “Hair Mania” rispecchia me come professionista, ma l’ho scelto anche per le persone che sarebbero diventate mie clienti. E che con i capelli avrebbero comunicato il loro stile. Ho sempre avuto la “mania” di metter mano sui miei capelli e su quelli degli altri. In questo modo credo sia possibile migliorare la nostra immagine e di conseguenza anche la nostra autostima.

Come scegliete i collaboratori giusti per il vostro team?

Scegliere i collaboratori giusti non è mai semplice, sapevo di non avere le competenze per farlo al meglio. Così nel 2011 ho seguito un master su come valutare il personale. Da questo corso ho ricevuto tre input a mio avviso fondamentali. Prima di tutto bisogna scegliere con quale tipo di persone si vuole condividere parte della propria vita. In secondo luogo, è importante assicurarsi che lavorino con passione. Terzo, capire quale sia il potenziale di ciascun dipendente e puntare su questo. Noi abbiamo scelto di credere nel gruppo di lavoro. Amiamo confrontarci e andare d’accordo portando avanti un obiettivo comune: quello di continuare a migliorarci per meritare una definizione che ci piace molto, ovvero quella di “creatori di autostima”.

Quali sono i punti di forza del vostro salone che vi hanno permesso di entrare nella Top Hair Stylist, la guida ai migliori parrucchieri d’Italia?

Ci piace lavorare mettendo in risalto lo stile di ogni cliente: rock, elegante, casual. Creiamo quindi un look personalizzato in base ai tratti somatici, ma anche al carattere delle persone che abbiamo davanti, cercando con i dettagli di rendere l’esperienza in salone il più esclusiva possibile.

Quali strategie di marketing e comunicazione avete adottato?

Per quanto riguarda l’online, grazie anche alle nostre receptionist Lilly ed Elisa, curiamo i nostri profili social. Mentre offline cerchiamo di avere sempre un’immagine esterna del salone che sia bella e attrattiva per le persone.

Per migliorare la vostra formazione, partecipate a corsi o siete abbonati a riviste specializzate?

«Ma perché tutti i mercoledì fate formazione?» Questa è la domanda che spesso ci rivolgono i nostri clienti. Mi piace rispondere con una citazione rivisitata a modo mio: «Ogni formatore che incontri è migliore di te in qualcosa. Quella cosa imparala». A volte per quanto si pensi di saper fare, c’è sempre un margine di miglioramento. Ogni cosa nella vita è destinata a evolversi, compreso il nostro lavoro. Essendo anche un club Jean Louis David, partecipiamo a sei giornate di studio a Brescia: qui eseguiamo le collezioni moda primavera-estate e autunno-inverno. Altri weekend li utilizziamo per aggiornarci a Milano e Torino sui nuovi trend che anche Redken propone, dove prendiamo spunto e ispirazione. Sul piano del marketing, seguiamo dei percorsi a Bologna tenuti da Lele Canavero nel gruppo Imprenditori Della Bellezza. D’altronde come dice Lele: «Chi non si forma, si ferma».

Qual è il suo cliente ideale? Quali sono le difficoltà incontrate in questo periodo dai professionisti del settore?

Il cliente ideale è la persona che, anche attraverso l’apparenza, vuole rendere visibile la sostanza. Oggi le maggiori difficoltà le incontriamo proprio nel dover assumere un metodo di gestione più imprenditorialeche tenga conto di aspetti come fiscalità, gestione delle persone e marketing.

Come vede il futuro del settore e che consiglio darebbe a chi comincia adesso?

Il nostro settore è – e rimarrà – uno dei più gratificanti e stimolanti. Però essere dei “bravi artigiani” non basterà più. Consiglio ai giovani che si approcciano al mestiere di andare “oltre i capelli” e continuare a evolversi perché solo così potranno ottenere belle soddisfazioni.

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